La norma ISO 12647

Sotto il nome di ISO 12647 sono raccolte 7 normative tecniche riguardanti il settore delle Arti Grafiche:

“Controllo del processo per la produzione delle selezioni retinate a colori, delle prove e della stampa”

In particolare la ISO 12647-2 si riferisce alla stampa offset a foglio e a bobina. La versione attualmente in uso è del 2004, con tabelle aggiornate nel 2007, ed integra e sostituisce la precedente edizione del 1996.

La norma coinvolge la prestampa e la stampa, dalla gestione dei files al foglio stampato, occupandosi principalmente di definirne il processo ma includendo anche riferimenti legati al “prodotto” creato dall’azienda. La ISO 12647-2 considera solo processi di stampa in quadricromia CMYK, ma consente in alcuni punti di operare per analogia con colori speciali. Lo scopo della norma è quella di regolamentare i processi che hanno un impatto diretto sulle caratteristiche visive dello stampato, principalmente su quelle colorimetriche. Alcuni parametri sono stati normalizzati, altri sono riportati come indicazione, in ogni caso occorre prestare molta attenzione in quanto l’aspetto legato al “processo” si intende sempre predominante rispetto al “prodotto”.

I benefici che si ottengono adottando le ISO 12647 sono:

  1. Ottimizzazione del funzionamento della macchina da stampa

  2. Razionalizzazione nell’utilizzo delle materie prime, inchiostri e carta

  3. Garanzia di una ripetibilità nota dello stampato

  4. Riduzione tempi avviamento, con conseguente riduzione dei costi

  5. Minore rischio contestazioni

Nella ISO 12647-2 sono considerati i seguenti processi e prodotti:

  1. Files digitali ricevuti o prodotti

  2. Tipi di carta

  3. Cromia degli inchiostri sul supporto scelto

  4. Prove di stampa digitali o tradizionali

  5. Separazioni cromatiche CMYK

  6. Pellicole o lastre

  7. Congruenza dell’ “ok si stampi” rispetto alla prova di stampa

  8. Variabilità della tiratura


La grossa novità presente nelle ISO 12647 riguarda la sostituzione dei riferimenti cromatici che non sono più in densitometria ma in colorimetria. Questo aspetto presuppone un’adeguata attrezzatura dell’azienda e un’organizzazione tale da riuscire a conciliare l’utilizzo del densitometro per il normale controllo in tiratura con l’utilizzo dello spettrofotometro per il controllo e l’allineamento rispetto alle tabelle degli standard.

Le aziende italiane si sono dimostrate molto lente a recepire questo tipo di norma, non tanto per l’attrezzatura minima necessaria, ma per l’organizzazione (o mentalità) industriale necessaria per definire il proprio lavoro in processi. Le norme ISO 12647 presuppongono implicitamente che in azienda sia già operativo un sistema di qualità ISO 9000: purtroppo questa norma in Italia non ha avuto molta fortuna nel settore grafico. Altra difficoltà è venuta dal fatto che le norme attualmente pubblicate sono state scritte senza il contributo di rappresentanti italiani al TC130 dell’ISO. Solamente dal Settembre 2008 l’Italia ha di nuovo una rappresentanza nel comitato tecnico che decide a livello internazionale queste norme, ma ne vedremo i contributi solamente con le nuove edizioni previste non prima del 2010.

fonte:
http://www.beltrami.re.it/ISO_12647.html

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