Stampa multisensoriale


Come sarebbe il mondo percepito solo con la vista? Bello e colorato di certo, ma piatto e privo di profondità e sfumature. Del resto, non è solo con gli occhi che sviluppiamo la nostra conoscenza della realtà esteriore: insieme alla vista, sono udito, olfatto, tatto e gusto a costituire le nostre finestre d'accesso a tutto ciò che ci circonda. [A cura di Paola Bonfanti - Pubblicato su Rassegna Grafica 9, maggio 2009]

Cinque differenti prospettive sensoriali dalla cui integrazione scaturisce la nostra visione globale e poliedrica del mondo. Dalla vista ha cominciato anche la stampa, ma non ci ha messo poi molto ad ampliare il proprio raggio d'azione verso altre dimensioni sensoriali.
Dopo avere deliziato gli occhi con effetti mirabolanti scaturiti da colori e vernici, superfici metal, glitter, perlescenti e brillanti, ologrammi e immagini lenticolari, la stampa ha sedotto l' olfatto, sovrapponendo all'odore dell'inchiostro aromi e profumi destinati a durare nel tempo e a imprimersi nella memoria.
E non si è fermata, arrivando altresì ad assecondare il bisogno istintivo dell'uomo di avvicinarsi e stabilire un contatto con gli oggetti: le superfici stampate hanno scoperto il tatto, facendo sfoggio di rilievi e finiture speciali, tutte da toccare. E' dunque su questo terreno poliedrico e multisensoriale che si gioca oggi la sfida tecnologica della nobilitazione dello stampato...

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